Rispettare l'ambiente si può sotto tanti punti di vista. Uno di questi è progettare o ristrutturare il proprio negozio da parrucchiere prevedendo soluzioni a basso impatto. Ecco come.
La sostenibilità ambientale non è più un tema per pochi hipster. L'emergenza si sta manifestando su più fronti e l'imperativo di porvi rimedio è ormai riconosciuto a livello internazionale. Diventa importante ridisegnare il nostro stile di vita non solo nelle abitudini come consumatori, ma anche nei valori di cui ci facciamo portavoci nella vita professionale. Nel settore coiffure sono già molti gli acconciatori e i brand che si sono mossi verso una direzione etica e ambientale. Estetica vuole fornire qualche suggerimento pratico nell'ambito design. Daniela Re, architetto torinese specializzata proprio in consulenza sul miglioramento energetico, spiega quali sono le prime valutazioni da fare nel caso il parrucchiere voglia progettare o ristrutturare il proprio negozio riducendo al minimo il proprio impatto ambientale.
Quali sono i punti generali e fondamentali su cui ci si deve concentrare?
La domanda è molto ampia. Innanzitutto dipende molto dall'edificio di partenza. Se si acquista il locale in un edificio di nuova costruzione, sicuramente molta importanza deve essere data dalla classificazione energetica, che va da A++++ a G: in una nuova costruzione, è sicuramente preferibile orientarsi sull'acquisto di un immobile certificato in classe A o superiore, perché comporterà un minore costo delle utenze e quindi un minor impatto ambientale. Ottimo sarebbe poter consultare prima i capitolati di esecuzione, per verificare se le finiture sono sostenibili (ad esempio pitture sintetiche, o finiture in calce, vernici, ecc). Esistono diverse certificazioni energetiche/di sostenibilità, come Leed o Casaclima, che danno garanzie su metodi progettuali e realizzativi. Purtroppo non sono universalmente diffuse.
Parlando di risparmio energetico quali sono le soluzioni più attuali e anche più convenienti riguardo a illuminazione, riscaldamento, elettricità?
Affrontando il tema da un punto di vista molto generale, il consiglio è di puntare su illuminazione a led (ormai vengono prodotti lampade di ogni forma e dimensione) e di progettare una gestione domotica dei consumi. In questo modo si possono automatizzare molte funzioni – come l'accensione e lo spegnimento delle luci, i sistemi schermanti, la gestione del generatore del calore – per garantire il livello di comfort desiderato e l'ottimizzazione dei consumi. Per le apparecchiature elettriche consiglio di scegliere quelle in classe A, imparando a leggere le etichette energetiche, per limitare il dispendio di energia. Se si ha un tetto a disposizione, valutare l'inserimento di pannelli fotovoltaici (per l'energia elettrica) e solari termici (per l'acqua calda sanitaria), interventi che godono delle detrazioni fiscali. Pensando ai saloni nello specifico, si può installare un sistema di recupero del calore per fare fuoriuscire l'aria troppo umida trattenendo il calore in essa contenuto, riducendo così i fabbisogni energetici. Oppure, suggerimento più facile da attuare, scegliere un fornitore di energia elettrica 100% rinnovabile. Questo tipo di contratti garantisce che tutta l'energia consumata kW h provenga da fonte rinnovabile. Sul mercato ci sono diversi fornitori, tutti devono indicare il mix di fonti utilizzate.
Parlando di riciclo e riuso, esistono soluzioni interessanti per esempio per limitare lo spreco di acqua?
Il problema delle risorse idriche si fa sempre più allarmante ogni anno che passa, pur non essendo stato oggetto di attenzione legislativa al pari della tematica energetica. Ci sono diversi accorgimenti per limitare l'uso dell'acqua: installare areatori ai rubinetti/docce telefono, ricordando di cambiarle ogni 1 o 2 anni; se possibile, prevedere un recupero delle acqua grige per gli sciacquoni del wc. Purtroppo il costo dell'acqua in Italia è ancora molto basso per rappresentare un ritorno economico conveniente.
Quali sono gli interventi di tipo strutturale per ottimizzare il locale adibito a salone?
Per un negozio hanno sicuramente una grande incidenza le vetrate, per cui si può investire nell'installazione di serramenti ad alta prestazione (con trasmittanze inferiori a Uw=1,2 W/mqK ) ricordando che va posta molta attenzione nella posa della finestra, da fissare e sigillare per eliminare gli spifferi. È consigliabile anche isolare tutte le componenti opache (muri, solai) che confinano con l'esterno o con vani non riscaldati, partendo dagli elementi orizzontali. Anche in questo caso va data molta importanza ai dettagli, ovvero alle soluzioni per la correzione dei ponti termici. Ovviamente la soluzione ideale può esser valutata solo dopo un'approfondita analisi tecnica del caso specifico.
Photo credit: Ena Salon