Un’esclusiva intervista al nuovo CEO di ghd, realizzata dalla redazione di Estetica mentre Jeroen Temmerman era a Milano.
Quali sono i tuoi obiettivi a breve e lungo termine?
JT: Gli obiettivi per i prossimi mesi sono sempre gli stessi. Siamo un marchio orientato all'innovazione. La mission è quella di sfruttare l’innovazione per rendere la vita più facile al parrucchiere e al consumatore finale. Abbiamo una fantastica novità in arrivo, ma non posso rivelarla adesso.
Raccontaci qualcosa in più sul tuo ultimo lancio.
JT: In questo momento la nostra priorità è quella di spiegare a tutti la potenza di platinum+ styler, risultato dell'incredibile know-how riguardante il settore dei capelli sviluppato dal nostro centro R & D di Cambridge, con un team di quaranta ingegneri. È la prima volta che una piastra Ultra-Zone è in grado di prevedere ciò di cui hanno bisogno i capelli. La regolazione della temperatura è di massima importanza per garantire risultati esaurienti.
Quanto tempo ci è voluto per sviluppare questa tecnologia?
JT: platinum+ styler è un'evoluzione della tecnologia esistente, quindi potremmo dire che è nata strada facendo. Per raggiungere il prossimo step, dalla situazione attuale, ci vorranno circa altri tre anni di sviluppo.
Quanto è versatile questo nuovo strumento?
JT: Poiché siamo un marchio globale, presente in Cina, negli Stati Uniti, in Italia, in Olanda, in Russia, testiamo tutti i tipi di capelli. Ad esempio, se usi platinum+ styler sui capelli afroamericani, i risultati sono gli stessi che si ottengono utilizzandola sui capelli fini. È incredibile che il risultato di stiratura sia lo stesso.
Quindi questo strumento potrebbe rivoluzionare il salone professionale.
JT: Si chiama “beauty intelligence” – un dispositivo di bellezza high-tech. Le piastre sono intelligenti in quanto si adattano alle esigenze dei capelli. Questo è ciò che differenzia l'innovazione e la tecnologia di questa piastra per capelli dalle altre. Spesso il calore è associato alla velocità, ma controllare il calore per ottenere lo stesso risultato è estremamente importante. Considero questo un importante passo avanti.
Quali sono le tue intenzioni in quanto nuovo CEO di ghd?
JT: Nei prossimi mesi visiterò i saloni di tutto il mondo per vedere cosa pensano i parrucchieri dei nostri strumenti e cosa può essere migliorato, per capire cosa vogliono le diverse tipologie di parrucchiere e consumatore finale.
Quali sono le caratteristiche del mercato italiano?
JT: Dopo vent'anni di esperienza in tutto il mondo, sono arrivato alle conclusioni che tutti i parrucchieri sono appassionati e creativi e gestiscono un'attività, ma a volte preferiscono la parte creativa alla parte commerciale. Devono essere multitasking: è complesso aprire il salone la mattina presto, servire i clienti, essere creativi e allo stesso tempo occuparsi di risorse umane, finanza, merchandising, ecc.
Ricordo sempre che l'Italia ha i più grandi artisti del mondo e un senso estetico molto sviluppato, vedo quindi i saloni italiani come “luoghi di bellezza”. In Italia, l'approccio emotivo è più importante rispetto all'approccio razionale trovato in altri paesi. Ci sono famosi ambasciatori italiani in tutto il mondo, rinomati parrucchieri che promuovono l'industria e straordinari artisti del taglio e del colore che abbracciano le esigenze dei consumatori.
Quale il ruolo degli influencer?
JT: L'Italia crede nell’approccio ghd: “Good Hair Day, Every Day” e “Look good, Feel better”. L'Italia ha sempre paragonato i capelli ben curati all’acquisto di una bella borsa o di scarpe firmate. Ma avere bei capelli significa che devi prendertene cura settimana dopo settimana. Quindi ci aspettiamo che gli influncer dicano: “Adoro avere dei bei capelli, ma per ottenerli bisogna investire in tempo e denaro. Questo significa andare dal mio parrucchiere, perché è il mio parrucchiere che mi fa apparire bella e sentire bene”. In futuro intendiamo promuovere i links-to-salon, perché gli influencer possano indirizzare il traffico verso i saloni, ma i saloni, al contempo, devono promuovere se stessi online.
Cosa sta succedendo nel mondo della formazione?
JT: L'education dovrebbe essere più attiva sui social media in quanto rappresenta un'opportunità di indirizzare il traffico verso i saloni. Quindi, forse anche in collaborazione con altri marchi importanti, dovrebbe aiutare il parrucchiere ad aumentare il traffico del salone. Questo significa anche insegnare ai parrucchieri come utilizzare i social media per comunicare ciò in cui sono bravi, in particolare i servizi: colorazione, trattamenti, blow-drying. Il mio team sta lavorando in questa direzione.
Quali sono gli obiettivi dei corsi?
JT: Intendo promuovere le nuove accademie ghd con corsi digitali che insegneranno agli studenti come sfruttare al meglio i social. Il mondo sta cambiando rapidamente, alcuni parrucchieri sono molto abili a stare dietro ai cambiamenti e altri no. Ora stiamo fornendo assistenza ad alcuni parrucchieri, i quali filmano i propri lavori per poi pubblicarli sui propri social media, pagando poco o nulla.
Ci sono due aspetti da tenere in considerazione: la formazione online e la formazione offline, che è ancora importante. Inoltre tengo traccia delle iniziative di formazione. Cosa stiamo facendo nella gestione degli eventi? Nel training ? Nei social? Abbiamo bisogno di un mix. Quando tieni un evento, puoi creare video e pubblicarli. Oggi la gestione degli eventi equivale a un nuovo modo di gestire i contenuti. Quando iniziai vent'anni fa, fu frustrante per me tenere uno show per soltanto 200 persone. Ora possiamo organizzare lo stesso spettacolo, ma filmarlo professionalmente e modificarne il contenuto. Possiamo poi postarlo su Instagram, YouTube, ecc, per renderlo fruibile ad altre persone.
Utilizzate anche gli influencer per comunicare con i professionisti?
JT: Crediamo fortemente negli influencer da un punto di vista professionale, perché è fondamentale che i professionisti lavorino con i prodotti ghd. Aiutiamo anche i professionisti a creare la propria immagine per un pubblico più giovane, che è online. I parrucchieri di oggi devono saper comunicare a un pubblico più giovane, alla moda e creativo. Quindi selezioniamo i migliori influencer in ciascuna area e sviluppiamo il mercato insieme a loro.
Cosa è cambiato da quando ghd è diventato parte di un marchio con una storia e un patrimonio forte come Coty?
JT: Siamo estremamente felici di essere parte di un partner strategico. Si tratta di affari. La cosa buona è che ci saranno molte opportunità durante il percorso.
C'è qualcosa che vorresti condividere che non ti abbiamo chiesto?
JT: È bello avervi incontrato. Abbiamo una grande partnership con Estetica. Credo molto nel brand Estetica come partner dell'industria capelli di tutto il mondo e, secondo la mia opinione personale, lo è a un livello premium.