Sono tutte (o quasi) innamorate di lui, il giovinetto diventato famoso grazie al film Chiamami col tuo nome e ora diventato icona di stile al maschile.
Fisico dinoccolato, sguardo a metà fra il languido e l'annoiato, capello mosso morbido e naturale. Questa, in estrema sintesi, la descrizione di Timothée Chalamet, attore franco-statunitense che, nonostante i soli 23 anni, ha già raccolto una lunga serie di successi, non ultima la candidatura all'Oscar l'anno scorso come miglior attore protagonista per il film Chiamami col tuo nome di Luca Guadagnino.
Dandy per indole
Nelle occasioni di gala abbiamo imparato a riconoscere il suo stile, estremamente raffinato e ricercato, che non disdegna una dichiarata vena dandy nei suoi outfit monocromatici (che dire della sua mise totally red alla premiere del suo ultimo film Beautiful Boy lo scorso ottobre a Beverly Hills?) o nei suoi completi damascati e ricamati.
Ogni riccio un capriccio
Stile di abbigliamento a parte, Timothée risulta affascinante anche per i suoi tratti fisici e per quei capelli che tanto lo caratterizzano. Li ha portati corti negli anni scorsi, poi lunghi quasi a sfiorare le spalle, ora si è assestato su un corto ma non troppo.
I 3 segreti per un look come il suo
Per avere capelli belli come quelli di Timothée ci aiuta Ruggero Poli, titolare di un barber shop a Sergnano, in provincia di Cremona, co-fondatore del brand Scarecrow Pomade e rappresentante della quinta generazione di una famiglia di barbieri.
All'uomo con i capelli ricci lui consiglia, come manutenzione ordinaria, di “non lavarli tutti i giorni, perché ritengo che il capello riccio raggiunga il suo splendore naturale dopo circa 24 ore dal lavaggio. Il sebo naturale infatti lubrifica, dà corpo, sostegno e lucentezza al capello.
Raccomandatissimi i prodotti specifici per capelli ricci: shampoo adatto, balsamo pochissimo e risciacquato molto bene. Se poi il capello è grasso o secco è necessario intervenire di conseguenza”.
1. Gli alleati styling universali
“Sicuramente un anticrespo” spiega Ruggero “lucidante e ammorbidente. Poi ci sono le cere lucide a effetto bagnato, opache per un effetto asciutto, cere morbide per uno stile più sbarazzino, schiume a tenuta più o meno forte a seconda della forza del riccio”.
2. Per gestire il riccio lungo
“Importante utilizzare una maschera almeno una volta a settimana, balsamo ad ogni lavaggio, utilizzare un pettine a denti larghi e quotidianamente sciogliere i nodi. Inoltre bisogna prestare molta attenzione alle fonti di calore, ci sono capelli ricci che hanno un elevato fattore di igroscopicità, trattengono molto l’acqua, di conseguenza è bene non usare temperature elevate né tenere il phon vicino alla testa per accelerare i tempi di asciugatura, perché si rischierebbe di rovinare i capelli con uno shock termico. Più prudente utilizzare protettori termici che creano una barriera dal calore del phon a difesa del capello”.
3. Il taglio più indicato
“ Il taglio deve essere deciso a seconda delle esigenze personali e della pesantezza del riccio, stabilendo dove aumentare o diminuire i volumi. La parte superiore generalmente viene lavorata con strati uniformi, se poi si vuole dare una marcia in più si possono associare diverse asimmetrie, sopratutto sulla parte frontale. Tendenzialmente si cerca di destrutturare il capello senza perdere la bellezza del mosso naturale”.