Ci sono lavori che i giovani non vogliono più fare. Mestieri come quelli dell'elettricista, dell'idraulico, del falegname – ma anche dell'acconciatore – che le nuove generazioni snobbano…
Nell'era dell'apparire i mestieri artigianali non interessano più. Quelli che una volta erano considerati “lavori d'oro” oggi sembrano destinati a scomparire sebbene si tratti di attività ancora molto richiesti dal mercato e che possono far guadagnare fino a 40 mila euro l'anno.
A rivelarlo è una ricerca condotta dall’osservatorio dell’agenzia per il lavoro E-work e tra i lavori che fanno fatica a trovare una continuità ci sono elettricisti, idraulici, periti elettronici, manutentori, elettrotecnici ma anche pasticcieri, panettieri, sarti e parrucchieri.
Per i giovani d'oggi sembra quasi che il lavoro manuale sia dequalificante rispetto a mestieri considerati più d'impatto, come quelli legati allo sviluppo delle nuove tecnologie e all'ingegneria. Secondo il report Future of Jobs del World Economic Forum, infatti, il lavoro del futuro sembra riguardare le figure del Data Scientist o Social Media Manager mentre a scendere sono proprie le professioni amministrative e manifatturiere.
Come fare per permettere alle attività artigianali – in particolare alla coiffure – di risalire la china? Secondo le associazioni dei parrucchieri una spinta alla ripresa può arrivare dalla formazione che – come più volte è stato sottolineato – non deve puntare solo sulle tecniche di taglio e colore, ma orientarsi al marketing, alla comunicazione e al digital.