In un'economia sempre più mirata alla sostenibilità, anche nel settore della coiffure l'attenzione agli imballaggi diventa un punto centrale. Che devono essere riciclabili, biodegradabili, compostabili, studiati in modo da evitare sprechi.
Le istituzioni
Qualcosa sembra muoversi. A gennaio 2018 la Commissione Europea ha deciso di varare una nuova strategia anti-plastica inquinante: entro il 2030 tutti gli imballaggi di plastica immessi nel mercato europeo dovranno essere riciclati o riutilizzati a costi sostenibili. Parallelamente, l’Esecutivo UE vorrebbe dichiarare guerra ai prodotti monouso (in particolare piatti, bicchieri e posate in plastica) mentre per ridurre le microplastiche che finiscono in mare, si starebbe valutando la possibilità di vietarne l’uso in cosmetici e detersivi. Secondo un’indagine condotta dalla società di ricerche di mercato Research and Markets, la domanda di imballaggi sostenibili è in costante aumento e il settore raggiungerà entro il 2025 un valore di circa 440,3 miliardi di dollari, con un tasso di crescita annuale di circa il 7,7 %.
Quali sono i materiali più eco-sostenibili presenti ora sul mercato?
Materiali riciclati e compostabili come il bambù, le bioplastiche, le plastiche biodegradabili, le scatole di cartone 100% riciclato, ma anche legno e pack in carta seminabile ovvero contenente sementi di fiori o ortaggi che, piantati in vaso, daranno origine a nuove piante. Se si tiene conto che gli imballaggi costituiscono il 50-60% del volume ed il 30-40% del peso nel totale dei rifiuti, la regola per un pack eco-sostenibile non può che puntare sulle tre R: Riutilizzare, Riciclare, Ridurre. Il riutilizzo prevede la capacità di non buttare le confezioni, ma di usare la creatività per dargli nuova vita: il barattolo di un shampoo, ad esempio, può diventare un vaso per le piante, la confezione di un conditioner un portagioie… Riciclare vuol dire ridurre i rifiuti utilizzando un sistema di raccolta differenziata, mentre ridurre gli imballaggi vuol dire per le aziende evitare l'uso di carte, scatole, confezioni che hanno il solo scopo di attirare l’attenzione del consumatore.
Come si muovono le aziende del settore coiffure?
Si stanno organizzando per realizzare imballaggi funzionali, attraenti ma soprattutto rispettosi dell'ambiente. A cominciare dall'uso di materiali riciclati e di processi produttivi eco-compatibili, per finire con la messa a punto di progetti dedicati agli acconciatori partner per vivere a impatto zero. Come il progetto 'Sharing beauty with all', con cui è L'Oréal a porsi importanti obiettivi di sostenibilità da raggiungere entro il 2020, dalla deforestazione zero alla riduzione delle emissioni di anidride carbonica.
Aveda, consapevole dell'urto che la produzione di ogni confezione può avere sull'ambiente, lavora per ridurre al minimo gli imballaggi, massimizzare l'uso di materiali riciclabili e di quelli prodotti da materiale riciclato, ridurre le dimensioni, il peso e i processi produttivi delle confezioni, utilizzare il materiale più compatibile con l’ambiente. La maggior parte dei flaconi in plastica è costituita come minimo dall'80% di PCR, ricavati dalle bottiglie del latte: ciò consente di risparmiare oltre 300 tonnellate di plastica incontaminata (polietilene ad alta densità, o Pet, non vengono impiegati materiali come il PVC). Inoltre, per molti flaconi e barattoli viene usato anche il Pet derivante dalle bottiglie riciclate di acqua e bibite gassate.
Grande attenzione agli sprechi e alla riduzione dei rifiuti anche per Imagea by Elgon Green (la divisione verde di Elgon), che ha scelto di non astucciare i prodotti utilizzando, dove possibile, solo il pack primario. Flaconi e vasi sono in Pet riciclato, tubi ed etichette in bioplastica provenienti dalla canna da zucchero, gli astucci in carta certificata FSC, i tubi delle tinture in alluminio, materiale riciclabile al 100% e per un numero infinito di volte. Altro plus di Elgon Green è la creazione di un documento chiamato Mother Science, il primo disciplinare frutto di una ricerca scientifica, ideato con l'obiettivo di essere un riferimento per l’industria nella creazione di linee cosmetiche all’insegna di ingredienti di derivazione vegetale e materiali ecologici.
Dice no allo spreco anche EveryGreen, evitando l'over packaging e prediligendo confezioni che ottimizzano l'utilizzo in salone ma anche la rivendita. Nei suoi prodotti, il brand coniuga tre concetti: minimalismo ingredientistico, usando solo quanto davvero utile; formule ad elevata tollerabilità, a base di fitoestratti ed ingredienti di derivazione biologica certificati 100% made in Italy; pack minimali e quasi interamente riciclabili.
Ridurre al minimo il confezionamento, eliminando astucci e usando materiali riciclabili, è l'obiettivo di Nevitaly che, con la famiglia Sustainable, ha scelto di percorrere la strada della sostenibilità ambientale e sociale. I flaconi e i vasi dei prodotti sono composti da plastica recuperata all’interno del processo produttivo, mentre per la comunicazione è stata scelta una carta tree-free, cioè non contenente cellulosa di alberi ma realizzata con fibre provenienti da piante annuali come bambù, cotone e bagassa, un residuo di estrazione proveniente dalla lavorazione per frantumazione e spremitura della canna da zucchero. Inoltre, grazie alla partnership con Tredoom, Nevitaly contribuisce a piantare alberi da frutto in Camerun e in Kenya.
Per ridurre l’emissione di gas nell'atmosfera, molti marchi hanno detto sì alla canna da zucchero, una materia prima rinnovabile e derivante da una pianta che, sia nel crescere, sia nel processo di trasformazione, assorbe anidride carbonica. Tutti i flaconi e i tubi di Actyva by Kemon, ad esempio, sono in Green Pe, un materiale che non proviene dal petrolio, ma da Saccharum officinarum coltivata in Brasile, in zone controllate e lontane dalla foresta Amazzonica. I prodotti Actyva, oltre ad essere certificati e marchiati Icea Vegan e Love Nature, riportano sulla confezione il marchio I’m green che attesta la percentuale di biopolimero utilizzato nel pack.
Anche Previa Natural Haircare utilizza un materiale ottenuto attraverso un sistema produttivo speciale che trasforma la canna da zucchero 'No Ogm' in polietilene green di origine vegetale, 100% sostenibile e riciclabile. E il riciclo che l'azienda fa dell’alluminio ha la stessa finalità: il recupero permette di risparmiare fino al 95% dell’energia necessaria per la produzione di alluminio vergine, evitando così le emissioni corrispondenti di CO2. Le confezioni dei prodotti sono inoltre realizzate con carta certificata forest stewardship council, contenente legno proveniente da foreste gestite in maniera corretta e responsabile secondo rigorosi standard ambientali, sociali ed economici.
Da sempre orientata al concetto di 'Bellezza sostenibile', Davines ha stilato un insieme di principi guida che ambiscono a creare confezioni il più possibile eco-sostenibili ponendo anche attenzione nel ricercare la collaborazione di fornitori che si avvalgono di risorse rinnovabili e nel mantenere uno studio attento sulle regolamentazioni internazionali in materia di riciclo dei materiali e innovazioni di confezionamento. Inoltre, grazie all'adesione del brand al LifeGate's Zero Impact® Project, le emissioni di anidride carbonica originate per la produzione dei flaconi sono compensate con interventi di creazione e tutela di foreste in crescita in Italia, Costa Rica e Madagascar, secondo quanto stabilito dal Protocollo di Kyoto. I punti su cui si basa la scelta del packaging per Davines sono tre: meno materia prima possibile, impiego di materiale riciclabile, ottimizzazione di logistica e controlli qualità volti ad evitare sprechi.
Dice sì alla riforestazione anche John Paul Mitchell Systems che, attraverso partnership con importanti enti forestali, ha piantato in varie zone del pianeta – dalla fascia caraibica del Costa Rica alla foresta di Villianur Commune in India, al Messico – oltre 200 mila alberi bilanciando tutte le emissioni di carbonio prodotte dalla produzione e distribuzione del marchio Tea Tree. Inoltre, l’attuale collaborazione con Reforest’Action, che sostiene il rimboschimento di vaste aree forestali in tutto il mondo, si pone l’obiettivo di piantare, entro il 2019, più di 750.000 alberi.
Trattamenti professionali haircare sostenibili e ispirati alla natura per Biolage R.A.W. di Matrix, acronimo di Real, Authentic, Wholesome. La gamma è caratterizzata da formule con il 70-100% di ingredienti di origine naturale, biodegradabili fino al 99%, prive di parabeni, siliconi, solfati e coloranti artificiali. Ogni singolo flacone è costituito da plastica riciclata e può essere riutilizzato più volte.
Aura Botanica di Kérastase si impegna a ridurre l’impatto sull’ambiente utilizzando il 98% di ingredienti di origine naturale, attivi provenienti da produzioni solidali e responsabili e pack che riducono significativamente l’uso di materie plastiche. Con il solo tappo il risparmio è di quarantacinque tonnellate di plastica all’anno, ma altri sforzi sono già in corso per assicurare che almeno il 25% della confezione sia composto da materiali Pet Pcr, risparmiando 30 tonnellate di plastica all’anno. Inoltre, Bain Micellaire di Aura Botanica è stato il primo prodotto Kérastase ad essere composto al 100% da plastica Pcr e per ridurre ogni possibile spreco riporta le istruzioni sull’utilizzo del prodotto all'esterno della confezione.
Scelte ecologiche concrete anche per Organic Way: i suoi trattamenti per la cute e i capelli sono a base di estratti, oli essenziali, idrolati e piante pure micronizzate derivanti da agricoltura biodinamica e biologica; le formulazioni sono racchiuse in scrigni di vetro ambrato e alluminio (materiali riciclabili all'infinito) al fine di garantire la conservazione ottimale degli ingredienti e quindi qualità, igiene, naturalità, trasparenza. Oltre alle certificazioni Natrue e Peta Cruelty free, il brand ha ottenuto una doppia certificazione sulla qualità integrata: la ISO 9001 e la ISO 22716, una doppia garanzia che li distingue nel panorama della produzione cosmetica italiana e nella commercializzazione internazionale.
Il marchio Biomed Hairtherapy di Soco Professional, infine, parla di benessere da oltre quindici anni, ma per soddisfare le esigenze dei consumatori green addict ha voluto ulteriormente potenziare la sua vocazione bio attraverso scelte consapevoli: formulazioni a base di materie prime vegetali, biologiche e naturali; metodo d'uso semplice ed immediato; fornitori a “km 0” e attenti all'impatto ambientale, sia per i materiali utilizzati che per l'energia utilizzata per le loro produzioni (molti di loro vantano anche virtuosi sistemi di riciclaggio degli scarti con raccolte differenziate controllate); packaging realizzato con materiali riciclati e riciclabili. In particolare, per quanto riguarda il confezionamento è stato ridotto al minimo l'utilizzo dei contenitori e degli astucci, scelti materiali al 100% riciclabili provenienti dalla canna da zucchero, certificati Braskem I'm green o materiali riciclati. Per gli astucci è stata scelta una carta fsc ecologica, realizzata con sottoprodotti di lavorazione agro-industriali – ovvero kiwi e uva, che sostituiscono fino al 15% la cellulosa proveniente da albero – e con 100% di energia verde autoprodotta senza ogm e 30% di riciclato post consumo.