di Giancarlo Rapetti
Il festival musicale più celebre al mondo ha lanciato uno stile all’insegna della libertà. E i capelli Coachella sono il tratto più appariscente di questo mood neo hippy.
Anche quest’anno il binomio capelli Coachella vuol dire libertà. Sì perché al festival musicale più atteso dell’anno c’è spazio per tutti gli hairstyle, e l’unico tratto comune è la creatività all’insegna del vecchio adagio peace & love.
Partiamo dalle star sul palco. I capelli Coachella di Rita Ora sono la quintessenza del freestyle che si respira in California in questi giorni: Ricci in stile permanente anni Ottanta e un effetto ricrescita (programmata) per un mood molto gitano.
Anche Cardi B, indiscutibilmente la rapper più lanciata del modello, sfoggia i suoi capelli Coachella con una certa libertà fuori dagli schemi: la doppia coda con base annodata è perfetta per un look total white ma senza troppi formalismi, ideale per un festival che ha il proprio codice glamour in un dress code mai convenzionale.
Jillian Hervey del duo Lion Babe si presenta sul palco vestita come una sirena, ma soprattutto con la propria versione dei capelli Coachella: una cascata rossa di ricci afro, voluminosi e incredibilmente ordinati nonostante una chioma letteralmente esplosiva e non facile da domare.
Anche se non aveva bisogno di un palco così grande per fare conoscere i suoi già ben noti dreadlock, Lil Pump mostra la sua personale versione di capelli Coachella: sul biondo della base, il consueto viola che ha reso iconico il celebre hairstyle del rapper di Miami.
Per capire il vero spirito di Coachella, più che le star sul palco è fondamentale osservare il pubblico. Il suo look, il suo hairtsyle, gli occhialoni da sole a specchio. Siamo in California e come sarebbe possibile parlare di capelli Coachella, tralasciando le lunghe chiome bionde, da sempre uno dei simboli di questa terra dell’eterna primavera.
Anche quest’anno il mitico space bun, il doppio chignon che è diventato sinonimo di capelli Coachella, non è tardato ad apparire. In particolare, si è visto molto la versione “parziale”, con la maggior parte dei capelli lasciati liberi di cadere ben oltre le spalle.
Ecco un altro marchio di fabbrica che ha contribuito alla leggenda chiamata capelli Coachella: colori a cascata come se non ci fosse un domani. Questa scelta arcobaleno è un classicone che, concettualmente, giunge direttamente dagli anni Sessanta, il periodo della psichedelia.
Altro grande classico del momento, perfettamente inserito nel contesto capelli Coachella, sono le doppie trecce da pugile, le cosiddette boxer braids. Con gli occhiali a specchio, il tutto assume un carattere ancora più iconico, quasi a dire… “siamo in California, è tempo di lasciarsi andare baby”.
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