Il Centro Antiviolenza di Asti invita i parrucchieri a sensibilizzare le donne su questa tematica, fornendo loro un aiuto concreto.
I parrucchieri e le estetiste diventano sentinelle anti violenza, grazie al progetto “Accarezza i pensieri delle donne” lanciato dall’Associazione “Orecchio di Venere”, il Centro Antiviolenza della Provincia di Asti. Chi meglio di loro si confronta spesso con lividi sul collo, ferite alla testa o sotto le orecchie?
Il primo colpo di spazzola alla violenza arriva quindi dal parrucchiere, solitamente una persona di fiducia per la cliente. Se il parrucchiere percepisce un campanello d’allarme non deve far altro che aprire il dialogo e consegnare un opuscolo informativo con le indicazioni su chi contattare.
“L'idea è nata all'interno di un progetto più ampio di creare eventi per una cittadinanza attiva non violenta” ci racconta Elisa Chechile, Responsabile Orecchio di Venere.
“I Centri antiviolenza sono nati su mandato regionale per occuparsi di accogliere, sostenere e accompagnare le donne vittime verso una via di uscita dalla spirale della violenza. Prima di tutto occorre la presa di coscienza e poi l'incontro con personale formato e dedicato esclusivamente a questa tematica. Il Centro dispone di avvocati, psicologi, counselor. Il nostro motto? Alleanza e identità” continua Elisa Chechile.
Come i parrucchieri possono dare il loro contributo?
“Quella del parrucchiere, così come quella dell’estetista, sono professioni che stabiliscono una relazione con la cliente che si ferma di solito a lungo nel negozio e quindi a volte si parla e si condivide. Chiediamo quindi loro di essere antenne, ovvero di fornire i numeri del 1522, numero nazionale antiviolenza, e il numero del centro di riferimento” conclude la Responsabile dell’Associazione Orecchio di Venere.
Tutti i servizi del Centro Antiviolenza della Provincia di Asti sono gratuiti perché sostenuti da finanziamenti regionali in base alla legge 4/2016. La donna ha diritto di conoscere il CAV di riferimento per usufruire di questi servizi.