Abbiamo incontrato la giovane attrice, da metà novembre al cinema con la pellicola The Broken Key, che ci ha raccontato del suo rapporto con i capelli.
In occasione dell’uscita di The Broken Key, in tutte le sale italiane dal 16 novembre 2017, abbiamo incontrato Diana Dell’Erba che interpreta il ruolo di Sarah Eve: una donna giovane, ma saggia, determinata e proiettata in un futuro prossimo (2033). La sua energia è ampiamente espressa da un arpège fiammeggiante, realizzato da Marco Todaro, hairstylist torinese e Matrix Hair Designer, che mixa il rosso puro al rosso arancio. Ecco cosa ci ha raccontato.
Come contribuisce l'hairlook a creare il personaggio di un film?
L'hairlook è fondamentale nel cinema. Crea l'identità, rende speciali i personaggi… tanto da farli entrare nella memoria dello spettatore e influenzare persino il look degli stessi spettatori.
Com’è il tuo rapporto con i capelli?
Pensando ai capelli mi viene in mente il mito di Sansone che con la sua folta chioma possedeva doti sovrannaturali e al taglio dei suoi capelli: riusciva a fatica a reggersi in piedi. I capelli sono più di quello che pensiamo. Sono paragonabili alla cornice di un quadro… una cornice giusta può oscurare l'immagine al suo interno oppure esaltarla e valorizzarle i dettagli sui quali si vuole puntare.
La possibilità di cambiare look può contribuire non solo a renderci più a nostro agio ma anche a farci stare meglio e infonderci sicurezza. Io di solito amo i capelli naturali, leggermente mossi e “selvaggi”… un'apparente semplicità, in realtà frutto di accuratezza e studio. In altri momenti invece vorrei osare e indossare gli stili più strani e ricercati.
Nella vita reale, ti piace cambiare spesso look?
Assolutamente dì… Dai capelli, al trucco e all'abbigliamento, è una grande fortuna poter sperimentare ogni giorno a seconda del proprio stato d'animo. È un'importante strada per essere ricettivi nei confronti di se stessi, di ciò che vogliamo veramente essere e fare… trovare ciò che ci corrisponde di più non è sempre facile, e provare diversi stili può rappresentare una strada in tal senso. Dobbiamo giocare con noi stessi perché il cambiamento è vita!