di Wilma Sommariva
Compie 25 anni la Breast Cancer Campaign, la campagna contro il tumore al seno ideata e lanciata da Evelyn Lauder nel 1992. Il punto della situazione in una conferenza stampa che dà il via a un mese di iniziative.
Si è tenuta in una location d’eccezione la conferenza stampa organizzata da Estée Lauder, che ha dato il via al mese di iniziative contro il tumore al seno: la sede italiana di Facebook. Anche il social network, infatti, da qualche tempo si è aggiunto alle realtà che affiancano il gruppo Estée Lauder, da 25 anni impegnato nella sensibilizzazione e nella lotta contro il tumore al seno. Un tumore che nel corso della vita colpisce una donna su otto. E che da quest’anno si pone un obiettivo ambizioso, ma finalmente raggiungibile: curarlo nel 100% dei casi, e salvare così ogni paziente colpita in Italia.
In un quarto di secolo, grazie alla prevenzione, alla diagnosi sempre più precoce e alle nuove terapie sono stati fatti molti progressi, hanno spiegato i promotori dell’iniziativa. La sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi è aumentata negli ultimi 20 anni dall’81% all’87% e proprio per questo la campagna, battezzata in origine BCA (Breast Cancer Awareness), ha cambiato nome in BCC ((Breast Cancer Campaign): si toglie la parola awareness, consapevolezza, perché dopo 25 anni di impegno verso la sensibilizzazione ora è il momento di focalizzarsi sul futuro, investendo le energie per avere un mondo libero dal tumore al seno.
Dalla sua ideazione, la campagna Estée Lauder Companies ha distribuito 150 milioni di Nastri rosa (che infatti quest’anno si presenta consumato e stropicciato), raccolto oltre 70 milioni di dollari investiti in ricerca, formazione e assistenza, e illuminato di rosa oltre 1.000 dei monumenti più conosciuti al mondo. In Italia, quest’anno, il gruppo sosterrà le attività di AIRC devolvendo 5 euro per ognuno di una serie di prodotti venduti nel mese di ottobre.
L’edizione 2017 della campagna vuole inoltre ricordare la giornalista, scrittrice e blogger, Francesca Del Rosso, portavoce della BCA nel 2014. Francesca non è riuscita a vincere il cancro, ma la sua lotta con il nome di Wondy, resta un invito a non arrendersi mai.
“Per questo anniversario” ha spiegato spiega Edoardo Bernardi, direttore generale e amministratore delegato di The Estée Lauder Companies Italia “il messaggio della campagna si arricchisce di un tema di grande valore, la resilienza. Un tema caro a Francesca che ha sempre dimostrato una innata capacità di combattere in maniera positiva la malattia e di vivere una vita piena, affrontando tutte le difficoltà con forza e determinazione, raggiungendo importanti obiettivi, fino alla fine. Proprio come fece Evelyn Lauder”.
“La ricerca sul tumore al seno è da sempre una priorità per AIRC” ha sottolineato Niccolò Contucci, direttore generale AIRC “e per questo abbiamo bisogno di avere a fianco aziende che ‘non fanno solo denaro’, ma che producono valore aggiunto. AIRC ha imparato a scegliere questi percorsi di fratellanza dovendo istituzionalmente finanziare i migliori ricercatori, ma dobbiamo anche ricordare che il cancro è molto meglio non prenderlo che doversi curare. Il 33% delle diagnosi sono legate a quello che abbiamo mangiato, bevuto, fumato”. La prospettiva è però incoraggiante “30 anni fa si contavano i morti. Oggi si contano i vivi e i 2,4 milioni di italiani che sopravvivono sono la maggioranza. Gli ultimi 7 anni e i prossimi 5 fondamentali per la ricerca sul cancro, dato l’obiettivo del 100% di curabilità che ci siamo posti”. Ha poi concluso: “nel 2017, abbiamo 10 milioni di spesa solo per la ricerca sul tumore al seno. Decine di giovani lavorano con borse di studio AIRC nei migliori laboratori. E per rendere il tumore al seno sempre più curabile serve uno sforzo ingente, continuativo e collettivo a sostegno della ricerca”.
A spiegare nel dettaglio di cosa si tratta, ci ha pensato Lucia Del Mastro, ricercatrice AIRC e coordinatrice della Breast Unit dell'ospedale Policlinico San Martino Irccs di Genova. “Si tratta del tumore più frequente nella popolazione, insieme quello al colon retto. Ma i risultati sono arrivati anche grazie al fatto che ora sappiamo che non si tratta di un solo tumore, ma di diversi tipi con comportamenti diversi e che necessitano di trattamenti diversi”.
A rendere un’importante testimonianza, Rosalba Reggio. “Abbiamo una capacità di superare le difficoltà molto più di quanto pensiamo. Sono orgogliosa della mia reazione, è stato difficile, ma credo di avere affrontato il tumore con lucidità e nel modo più sereno possibile. Ho imparato tanto, e ora sto imparando ad apprezzare molte più cose”.
Madrina italiana della campagna, l’attrice Alessandra Mastronardi. “Quest'anno vogliamo dare un messaggio di positività a tutte le donne, che possono guardare con determinazione e con un sorriso al loro futuro, sapendo che la ricerca lavora costantemente per migliorare la nostra salute”.
Luci rosa sul Duomo di Milano
Per accendere i riflettori sulla sfida della scienza contro il cancro al seno, ieri sera alle 20.30 si è acceso, per il secondo anno di fila, il Duomo di Milano. Questa illuminazione, sostenuta dalla Veneranda Fabbrica del Duomo e patrocinata dal Comune, è stata accompagnata dall'esecuzione di brani del repertorio gospel e pop del coro Ensemble Vocale Ambrosiano Onlus, ed è solo la prima di una lunga serie. Dal 1° ottobre, infatti, si coloreranno di rosa decine di palazzi comunali e monumenti in tutta la Penisola, grazie alla collaborazione con ANCI (Associazione Nazionale Comuni italiani), e i simboli di molte altre città del mondo.
La campagna si potrà seguire sul web e sui social network tramite gli hashtag #PinkRibbon25 e #NastroRosaAIRC