Acconciatura in ripresa: ha chiuso il 2016 con una crescita dell'1%. Lo conferma l'Indagine di Cosmetica Italia.
L'export a +12% sostiene il fatturato globale del settore cosmetico. E i canali professionali segnano la ripresa. Sono i due dati principali (insieme al boom di eCommerce e vendite dirette) che emergono dall'Indagine congiunturale di Cosmetica Italia che fotografa i valori pre consuntivi del 2016 e le previsioni per il primo semestre 2017. Il fatturato globale del settore cosmetico continua a crescere e raggiunge un valore di 10.5 miliardi di euro. Ha spiegato Fabio Rossello, presidente Cosmetica Italia: “La domanda interna di cosmetici impatta positivamente sui fatturati dell’industria nazionale. Il mercato interno ha registrato l'anno scorso una crescita dello 0,5% con un valore di 9.900 milioni di euro”.
Canali professionali in ripresa
A riprendere ossigeno sono soprattutto i canali professionali che tanto hanno sofferto negli ultimi anni: acconciatura ed estetica. Nel nostro settore sembra essersi ridotta la diminuzione dei passaggi in salone che da oltre cinque anni ha condizionato negativamente i fatturati. Negli ultimi trimestri si è assistito alla lenta ripresa dei consumi (nei servizi e nella rivendita). Il 2016 ha chiuso a +1% e altrettanto dovremmo aspettarci per il primo semestre 2017. Il merito di questa inversione di tendenza sembra sia da attribuire soprattutto allo sforzo di fidelizzazione e rimodulazione dei servizi che alcuni acconciatori stanno avviando, con maggiore attenzione alla rivendita. A fine anno il valore del canale è superiore ai 560 milioni di euro. “Continua la contrapposizione tra i saloni in grado di avvicinare nuovi consumatori con politiche di promozione, anche attraverso nuove tecniche di social-engagement – è stato sottolineato dal Centro Studi di Cosmetica Italia – e quelli che faticano a rinnovare il servizio, perché meno abituati alle mutazioni di contatto con la clientela”. La parola d'ordine è riassunta in formazione, flessibilità e promozione mirata.
Trend per canale
Riprendono a respirare anche i centri estetici che hanno chiuso il 2016 con una crescita del 2,1% portando il valore del mercato a 230 milioni di euro grazie agli sforzi delle imprese nell’innovazione e nell’offerta di nuovi prodotti e attrezzature.
L’interesse dei consumatori verso il mondo del “naturale e del verde” sostiene l’andamento del canale erboristeria (+1,7%); si conferma anche a fine 2016 la timida ripresa della profumeria (+0,9%) che mantiene il secondo posto dopo la grande distribuzione nelle vendite di cosmetici in Italia. Mercato piatto quello del canale farmacia, pur mantenendo un valore superiore ai 1.800 milioni di euro; la grande distribuzione continua a costituire il 40% della distribuzione di cosmetici in Italia con un valore di 3.800 milioni di euro, tuttavia decresce dell’1,1% a causa dell’importante forbice tra iper e supermercati tradizionali e spazi specializzati 'casa-toilette'.
Vendite dirette: +7,8%
Inarrestabile la crescita delle vendite dirette, comprensive delle vendite a domicilio, per corrispondenza ed eCommerce, che, soprattutto grazie a quest’ultimo, segnano trend superiori agli altri canali (+7,8%). E l'andamento è confermato anche per il primo semestre 2017, con un volume di vendita che supera i 750 milioni di euro. A incidere sono le vendite online, aumentate di oltre 20 punti percentuali anche se i valori sono ancora esigui: non oltre i 250 milioni di euro.