Taglio, colore e gossip non bastano più. Il salone dedica attenzione anche a letteratura e pittura.
Quando la coiffure si mescola ad arte e letteratura nasce l'esempio di Face Off, il salone di Milano gestito da Maria Suppa, che si propone come un luogo di ispirazione per menti curiose.
“Face Off non vuole essere il solito salone di bellezza. Da dieci anni, oltre a moda ed hairstyling, dedica attenzione anche a letteratura e pittura” spiega Maria. “L'ho organizzato perché diventasse sia una galleria d'arte, che ospita varie esposizioni di quadri e riporta aforismi scritti sulle pareti, sia libreria, con un corner dedicato a pubblicazioni di tutti i generi, animato da una vetrina di condivisione che chiamiamo #ScambiamociLibri, per consentire a chi frequenta il mio salone di regalare e barattare a piacere qualsiasi libro. Parallelamente, sto realizzando serate a tema per vivere questo ambiente in modo ancora diverso, all'ora dell'aperitivo, come se fosse un locale della movida milanese”.
Ispirazioni e spunti culturali sono dunque alla base del salon concept di Maria Suppa, che afferma: “I soliti saloni di bellezza hanno un po' stufato, a mio parere. Non si può continuare a vivere solo di acconciature e gossip. Chi varca la soglia di Face Off ha più scelta, decide come passare il tempo tra la musica, i libri, le varie riviste e opere d'arte. Oggi non si ha mai il tempo per vivere tutto, trovo naturale che le persone siano attratte dagli spazi che offrono di più”.
Maria ha ancora molti assi nella manica da giocare: “Ho tantissime idee innovative per il mio salone, ma non scordiamoci che viviamo in Italia, dove la burocrazia non è facile da gestire e purtroppo non concede molti spazi. Spero in un futuro migliore…”.
