Quello dei capelli secchi e ribelli è un tema molto affrontato in salone. Nonostante la qualità di trattamenti ad hoc.
Quante volte la cliente si lamenta dei suoi capelli. Che hanno perso lucentezza, luminosità. Che sono secchi, nonostante li sottoponga a trattamenti dedicati. Servizi fondamentali, in grado di riportare i capelli alla loro migliore forma, ma che vanno adattati al problema della singola persona e talvolta anche modificati nel tempo perchè le cause scatenanti mutano. Abbiamo approfondito il tema con Klaus Obrecht, product manager, e Peter Hagel, direttore ricerca La Biosthetique.
“Le criticità di cui le donne si lamentano più spesso sono capelli opachi, senza luminosità, fragili e con doppie punte. Molte clienti arrivano in salone terrorizzate all’idea di dover tagliare i capelli, cosa che spontaneamente non farebbero mai” dice Obrecht. “Questa situazione accomuna soprattutto quelle donne che sono molto esigenti in materia di bellezza naturale. Per loro l'ideale è una chioma fluente e morbida che rimanda lucida a lungo senza l'impiego di alcun prodotto”.
É difficile però individuare, a occhio, la differenza tra i capelli secchi e quelli danneggiati nella struttura. Per quanto simili tra loro sono comunque due fenomeni non necessariamente uguali. Tuttavia, in entrambi i casi, i capelli sono ruvidi al tatto, non sono lucidi e sono difficili da mettere in piega. La secchezza può essere determinata da cause genetiche, non influenzabili. L’ipo funzionamento delle ghiandole sebacee non mette il corpo nelle condizioni di approvvigionare i capelli con i lipidi necessari.
Un altro motivo che determina secchezza sono i capelli molto pieni. Questa tipologia di capelli presenta fibre così spesse e robuste che anche le ghiandole sebacee normo-funzionanti non sono in grado di approvvigionarli a sufficienza. Questa secchezza determinata geneticamente, combinata a fattori esterni, può portare ad un effetto domino e a danni strutturali importanti.
La disidratazione progressiva determina piccole asperità sullo strato cuticolare del capello e quindi una leggera secchezza che, a sua volta, dà origine a nuove irregolarità e a una disidratazione sempre più rapida, fino a quando il capello viene attaccato nella corteccia, cioè nella sua parte più interna.
Al primo posto tra i fattori di stress esterni c’è lo shampoo, apparentemente innocuo. “Fare lo shampoo con tensioattivi aggressivi può essere sia la causa scatenante sia un fattore aggravante del problema” Peter Hagel. “A questo si aggiungono poi gli stress ambientali quali i raggi UV, l’aria degli impianti di riscaldamento, il calore delle piastre per lo styling. Le conseguenze più pesanti si possono avere in seguito a trattamenti chimici come colorazioni non idonee o alterazioni dell’essenza del capello, in quanto queste azioni determinano danni alla parte più interna dello stesso, quindi alla corteccia”.