5 Giugno 2023

Colore. La parola a Christel Lundqvist

Christel Lundqvist, al vertice della Formazione colore Tigi, è considerata una vera guru. Noi l'abbiamo intervistata.


Christel, in che cosa consiste il tuo lavoro?

È molto vario. Sono alla guida del team globale Tigi per la formazione sul colore, quindi aggiorno i formatori sulle nuove colorazioni, tecniche, prodotti e idee innovative; con i direttori Tigi di Europa e Stati Uniti mi occupo dei corsi per le nostre accademie a New York e Londra, lavorando con Anthony Mascolo e Nick Irwin. Tutte le collezioni Tigi possiedono una tendenza colore che deve lavorare in sinergia con taglio e styling, quindi sui set dei servizi fotografici si utilizza sempre Tigi copyrightcolour per la colorazione. Inoltre, lavoro con Anthony e Nick agli show mondiali, perciò viaggio molto attraverso gli Stati Uniti, in buona parte dell'Europa, della Russia e Taiwan. Infine, faccio parte del team che si occupa dello sviluppo delle colorazioni: osserviamo le tendenze colore delle sfilate per identificare le tonalità dei nuovi look moda e sviluppiamo nuove colorazioni e tecniche che vengono testate e approvate al Bed Head Studio.

Cosa decide l'orientamento dello sviluppo dei prodotti di colorazione Tigi?

È una fortuna per me che Tigi lavori nei backstage di molti fashion show internazionali, perché vengo a contatto con le tendenze future. Questo mi ha aiutata a sviluppare il corso Tigi Colour Consultation, che identifica la “fashion tribù” di un individuo e che sulla base della sua carnagione, colore d'occhi e fisionomia crea una colorazione su misura.

Cosa influenza maggiormente il tuo lavoro sul colore? Mani, testa o cuore?

Tutti e tre! La testa lavora sulla ricerca e sull’ispirazione, il cuore mi spinge verso nuovi orizzonti, le mani sono il collettore finale che si manifesta attraverso l’applicazione.

Come si fidelizza il cliente al tecnico colore?

Tutto inizia dalla consulenza, prosegue con un servizio eccellente e si conclude con un risultato impeccabile. Inoltre, è importante trattare ogni appuntamento come se fosse il primo, sempre con uno sguardo nuovo. Sono convinta che molti clienti cambino salone perché il loro colorista diventa compiacente, non sperimenta idee o tecniche nuove, non ascolta veramente ciò che il cliente vuole o non si confronta in merito ai potenziali risultati che si potrebbero ottenere.

Cosa accende la passione per la professione?

Sicuramente il fatto di essere circondata da persone stimolanti che condividono la mia stessa passione ed entusiasmo.

In che modo un colorista “stanco” può ritrovare entusiasmo?

Formazione e training costanti sono vitali: spingono a progredire e a sperimentare nuove tecniche. Se si fa parte di un team forte, è possibile condividere le idee e l'ispirazione, crescendo insieme. Se si è soli è necessario trovare l'ispirazione con le proprie forze e tutto ciò che si vede può essere utile: natura, film, moda, arte e viaggi. Utilissimo sfogliare riviste e consultare libri: è necessario osservare, mettere in pratica e avere spirito d'iniziativa per progredire.

Un taglio potrebbe essere completo senza il colore?

Potrebbe, ma il risultato non sarà mai eccellente.Il colore aggiunge profondità, texture, definizione, luminosità e dimensione finale. Un taglio può essere tecnicamente perfetto, ma il colore gli dà una marcia in più.

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