Trevor Sorbie era destinato a diventare un hairstylist: figlio e nipote di barbieri, lascia la scuola alla prima occasione e a 15 anni – senza qualifica – inizia a lavorare nel salone del padre. Questo accadeva 50 anni fa.
Trevor trascorre i suoi primi anni ad acquisire esperienza e a imparare il mestiere, prima di diplomarsi alla Richard Henry School of Hairdressing.
Il grande cambiamento avviene nel 1972 quando, poco dopo il diploma, inizia a lavorare per Vidal Sassoon. In quella realtà Trevor arriva ai vertici, diventando direttore artistico, ma anche pioniere di nuovi look geometrici, poi divenuti simboli della metà degli anni Settanta. Proprio in quel periodo Trevor crea il suo look più iconico, The Wedge: “Questa foto è stata scattata quando lavoravo con Vidal Sassoon” spiega lo stilista. “Vidal stava preparando uno show a Parigi e chiese ad alcuni di noi di disegnare nuovi tagli per le collezioni. Io feci un taglio a una lunghezza, molto corto intorno all’attaccatura, ma lungo all’interno, che però non sembrava un granché. Per recuperarlo, mi venne in mente di pettinarlo all’indietro, e ne uscì uno stile fantastico! The Wedge catturò lo spirito del tempo e fu sfoggiato nei night club di tutto il mondo. Fu allora che mi resi conto del potere dell’invenzione. Mi piace ancora oggi, è più una scultura che un taglio”.
Dopo aver lasciato Vidal Sassoon, Trevor apre un suo salone, e continua a costruire un’eccezionale carriera creativa in proprio. È nel 1994 che un altro classico a firma Sorbie conquista il settore: The Frizz. “In questa tecnica i capelli vengono prima fissati con una forcina dritta e asciugati. Poi i ricci vengono sciolti per creare un effetto davvero incredibile” spiega Trevor. “Le lunghezze, sollevate con una forcina sono state poi schiacciate con un ferro e in seguito spazzolate ottenendo questa spettacolare increspatura. Fu un'idea di successo, che da allora ho visto realizzata da molti hairstylist.
Fui ispirato da uno scatto della modella Marie Helvin, che aveva questi incredibili capelli increspati. Seppi che erano stati creati con l’utilizzo di forcine, quindi presi spunto e ci giocai per ottenere questo risultato”.
Nel 2002 c’è la pubblicazione di Fusion, uno degli shooting più memorabili di Trevor Sorbie: “Scattai la collezione Fusion con Anthony Mascolo dietro la macchina fotografica nel 2002. Queste immagini sono la somma delle mie capacità come acconciatore e di quelle di Anthony come fotografo. Erano femminili e romantiche, ma al tempo stesso anche sensuali e di tendenza”.
Trevor è anche conosciuto per il supporto, la formazione e l’incoraggiamento dato a molti hairstylist emergenti durante il corso degli anni: tra gli altri, nomi come Eugene Souleiman, Antoinette Beenders, Angelo Seminara, Sally e Jamie Brooks e l’attuale direttore artistico di Trevor Sorbie, Johanna Cree Brown. In termini di riconoscimenti e successi personali, 30 anni fa Trevor è il primo a ricevere il titolo di British Hairdresser of the Year, che vince in tutto per ben 4 volte prima di prendere la decisione di ritirarsi dalle competizioni: “La mia prima vittoria fu nel 1985” ricorda Sorbie. “In realtà, ne vinsi 3 di premi quella notte, il primo fu il London Hairdresser of the Year a pari merito con Anthony Mascolo, il secondo fu il National Award e sul finire della serata il British Hairdresser of the Year. Poiché quello fu il primo BHA in assoluto, questo lo rese più speciale di quelli successivi, e mi lanciò nel nostro settore in un modo in cui nessun altro riconoscimento avrebbe potuto fare”.
Trevor Sorbie è anche il primo acconciatore ad aver ricevuto un titolo MBE da Sua Altezza La Regina, e oggi gestisce quattro saloni con un quinto in arrivo. I suoi prodotti sono conosciuti in tutto il mondo e il suo team artistico è costantemente richiesto per shooting e show. La passione di Trevor oggi si concentra sulla sua attività benefica mynewhair per la quale taglia parrucche destinate alle pazienti affette dal cancro e fa campagne e formazione sia per gli operatori sanitari sia per gli acconciatori.