Franco Curletto non perde mai occasione per sperimentare nuove frontiere.
E questa volta è riuscito a coniugare il mondo coiffure con il mondo digitale, sviluppando una nuova app per iPad in grado di migliorare notevolmente il servizio colore.
Due serate – una a Torino presso la discoteca Hennessy e una a Milano nel suo salone di viale Pasubio 12 – sono gli appuntamenti in cui Franco Curletto (partner L’Oréal Professionnel) presenta al pubblico Color Art, una tecnologia sviluppata in tre anni che permette di lavorare in maniera approfondita sulla combinazione tra colore della pelle e colore degli occhi, individuando il riflesso ideale per i capelli.
Basata sulle ricerche di due noti antropologi – Von Luschan per il colore della pelle e Schulktz e Martin per gli studi sulla colorazione degli occhi – attraverso 366 simulazioni, questa metodologia consente al colorista esperto una diagnosi professionale per realizzare la tonalità personalizzata per la cliente. Grazie all’analisi di una fotografia scattata in tempo reale, il tecnico può incrociare i dati su colore della pelle e colore dell’iride per ricevere dall’applicazione un risultato che segnala non solo la nuance giusta, ma anche la tipologia di riflessi più adatti, indicando il numero esatto della colorazione (riferendosi ai formulari colore L’Oréal Professionnel e Redken). Una consulenza che da oggi sarà presente nei saloni Curletto a integrare il servizio colore.
L’evento di Torino ha visto, oltre la presentazione di Color Art, anche l’esposizione delle foto firmate Giovanni Gastel ispirate ai lavori di Andy Warhol. Elisa Provano, testimonial della campagna, è stata infatti ritratta in sei immagini differenti, in ognuna con un’espressione e un colore di capelli diversi, a testimoniare che ogni donna è unica e merita un look su misura. “È stato bellissimo” ci racconta Elisa. “E’ la mia prima vera campagna importante, di cui condivido il mood dinamico e vintage”.
“Elisa è una donna contemporanea” racconta Franco. “E’ la donna che vogliamo, non solo per l’immagine e per la bellezza. E’ impegnata su campagne sociali, è portavoce di messaggi importanti. Crediamo in lei, sarà il futuro” Ma dove è nata l’idea di Color Art? “Grazie all’università della strada” risponde lo stilista. “Ad ogni cambio di stagione noi introduciamo dei cambiamenti nelle nuance e sentivo l’esigenza di comunicare meglio con la cliente queste nostre variazioni. Color Art ci consente di parlare alla donna: è un ponte fra professionista e cliente che permette di interpretare meglio le esigenze della singola persona, individuando i riflessi giusti, dettaglio che fa veramente la differenza nel look. Con questa applicazione vogliamo presentare un nuovo modo di comunicare senza perdere i vecchi valori della professione, per unire tecnologia ed expertise”.