16 Aprile 2024

Capelli, estate bye bye!

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L’estate è ormai finita. Con il rientro in città, delle vacanze resta solo il ricordo: quell’abbronzatura dorata a fior di pelle che ci dona un’irresistibile bonne mine, e quegli splendidi riflessi tra i capelli che il parrucchiere potrà riprodurre solo artificialmente e con non poca fatica…

Ma la chioma non è proprio al top: appare più piatta ed opaca del solito, con lo stelo capillare sfibrato e senza tono, le punte inaridite e rovinate. Colpa del vento, del sole, della salsedine, del calore e del cloro delle piscine che l’hanno inaridita, rendendola difficile da pettinare e facile a rotture e doppie punte.

Che fare? La parola a Stefano Milani, titolare e direttore artistico del gruppo Equipe Vittorio (5 saloni a
Bologna e provincia, con un team di oltre 60 professionisti) nonché
direttore artistico Mitù-Wella Professionals.

“Il primo passo è non esitare e recarsi subito dal parrucchiere di fiducia per una ‘spuntatina’ che servirà anche a regolare il taglio dopo la pausa estiva. Applicare maschere, trattamenti speciali ed evitare il brushing ‘selvaggio’ serve a ben poco se ci troviamo di fronte a doppie punte o a capigliature che hanno perso il loro film protettivo naturale e queste condizioni, purtroppo, sono irreversibili”.


Che fare quindi?

“Per rimediare ai danni di raggi UV, salsedine, traspirazione e preparare la chioma all’autunno le regole sono semplici: una corretta igiene e cure personalizzate, innanzitutto. Quanto allo shampoo, da scegliere rigorosamente in base al tipo di capelli e nella versione più ‘dolce’ per uso frequente, è necessario ricordare che non esiste una frequenza ottimale dei lavaggi. Questa infatti varia da persona a persona. L’ideale è lavarli quando iniziano ad essere grassi, senza preoccuparsi se questo avviene più rapidamente del solito. L’inquinamento, lo stress e il rientro in città con la ripresa dei “ritmi” abituali fanno sì il cuoio capelluto reagisca con una maggiore produzione di sebo. Dopo lo shampoo, via libera a balsami ‘su misura’, maschere ristrutturanti, impacchi restitutivi e nutrienti”.

Se ci si reca dal parrucchiere, invece…

“Innanzitutto si valuterà lo stato del capello e quali sono le sue esigenze. Ad esempio, se la cliente avverte un fastidioso prurito, segno che il sole ha provocato una vera e propria ‘scottatura’ sulla superficie della testa, nei nostri saloni proponiamo un peeling esfoliante per rimuovere l’eccesso di cellule morte ed impurità dal cuoio capelluto, seguito dall’applicazione di fiale con oli essenziali di rosmarino ed estratti di liquirizia, dall’effetto calmante e lenitivo. Esistono poi tutta una serie di trattamenti specifici di cui avvalersi”.

“Da Equipe Vittorio utilizziamo formule dall’azione rinfrescante, anti-batterica e normalizzante, per riequilibrare l’attività delle ghiandole sebacee; oppure complessi remineralizzanti e ricchi di vitamine (B1, B6, B12, C ed E), alleati preziosi delle capigliature disidratate o indebolite; o ancora argilla, per rivitalizzare e detossinare le chiome stressate da tuffi in mare, docce ripetute, gite in barca e sport sulla spiaggia. Quando la chioma però è davvero molto secca e sfibrata si impone una cura ‘urto’ ed intensiva”.

“Due le opzioni: se il problema è localizzato sulle lunghezze, c’è la ‘Ricostruzione’, un trattamento restitutivo bifasico che agisce sia all’interno che all’esterno del capello grazie ad aminoacidi e proteine di dimensioni differenti. La prima parte prevede l’utilizzo degli aminoacidi per restituire alla capigliatura tono, consistenza ed elasticità; la seconda, l’applicazione di una maschera che favorendo la chiusura delle squame di cheratina della cuticola del capello, fissa gli attivi al suo interno assicurandogli compattezza e luminosità”.

“Valida alternativa, l’applicazione di cheratina idrolizzata (spesso associata a collagene e calcio lattato). La cheratina penetra nella cuticola raggiungendo la corteccia per ristabilire i livelli di umidità; il collagene idrata, nutre, protegge; il calcio lattato restituisce tono ed elasticità. Così la capigliatura ritrova in brevissimo tempo morbidezza, sericità e luminosità”.

E se è il colore a lanciare un S.O.S?

“L’accoppiata sole-salsedine ha schiarito i capelli agendo per ossidazione, proprio come la decolorazione che utilizza il parrucchiere. Solo che li ha privati della loro morbidezza e, avendo aperto le scaglie della cuticola, impedisce loro di riflettere la luce facendo sì che appaiano sbiaditi. Questo effetto che al mare piace tanto, in città regala subito un’aria disordinata e poco curata. Quanto ai ‘rimedi’ noi consigliamo alle nostre clienti di aspettare un po’ prima di rifare la tinta o le mèches: sono comunque operazioni aggressive ed i capelli subito dopo una vacanza non sono ancora pronti. Meglio intervenire con trattamenti-colore a base di estratti naturali riflessanti, pigmenti coloranti e cristalli liquidi che ravvivano l’intensità della sfumatura, coprono leggermente la ricrescita e restituiscono lucentezza”.

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