Sarà vero che le bionde sono più desiderate? Sicuramente la bionda fa parte della storia dell’uomo da sempre: presente in molte forme d’arte, dalla pittura alla letteratura al cinema, il suo ruolo di seduttrice è una costante. Cambia solo il punto di vista. Da angelo limpido, simbolo di innocenza e purezza, a femme fatale, gelida e calcolatrice.
Su questi temi, docenti e dottorandi della Sorbonne di Parigi hanno discusso lo scorso fine settimana, aprendo una serie di seminari all’interno del convegno intitolato proprio come il famoso film di Howard Hawks, con protagonista la bionda per antonomasia, Marylin Monroe, non a caso presa a modello ideale. La Monroe, infatti, è stata protagonista sia di commedie brillanti sia di film drammatici, trasformando di volta in volta il suo essere bionda da svampita innocenza a travagliata bellezza.
Il convegno, organizzato da Marie-Camille Bouchindomme e Tristan Grünberg, fondatori dell’associazione Gradiva, ha esplorato le infinità tonalità di biondo nelle varie forme d’arte, fornendo anche riflessioni divertenti come, per esempio, quella che mentre nel cinema hollywoodiano la bionda era la norma, nel cinema italiano degli anni Cinquanta Sessanta, più popolato da brune, le bionde hanno sempre interpretato ruoli a margine, o di donne strane, straniere, diverse, con conseguenti accezioni negative o positive.
Insomma il biondo non passa mai di moda, è un segno del tempo che cambia perche cambia con il tempo, ogni volta è una sorpresa!