29 Marzo 2024

Ristrutturazione sostenibile: le scelte eco per rinnovare un negozio da parrucchiere

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Rinnovare il proprio negozio da parrucchiere per trasformarlo in uno spazio sostenibile non signifca solo scegliere arredi e impianti a zero impatto ambientale. Ridurre al minimo le macerie e condurre i lavori in modo adeguato è altrettanto importante.


di Daniela Giambrone

Sono tanti i negozi da parrucchiere che oggi pensano in chiave sostenibile la loro attività. A partire dai prodotti utilizzati fino agli arredi e alle soluzioni tecniche adottate, creare uno spazio di lavoro che sia rispettoso dell’ambiente si può. Ciò a cui ancora non molti pensano è che anche la conduzione dei lavori di ristrutturazione ha un impatto sull’ambiente. Diventa pertanto altrettanto importante capire che scelte in termini di materiali e di posa preferire per ridurre al minimo le macerie, i rifiuti e gli sprechi in generale. Davide Vercelli, titolare dell’omonimo studio di progettazione e design a Varallo (VC), ha spiegato a Estetica.it quali sono gli elementi cui prestare attenzione.
“Il problema principale di chi approccia la costruzione/ristrutturazione di un negozio da parrucchiere riguarda la parte impiantistica (carichi e scarichi dell'acqua e distribuzione elettrica) che spesso vincola e determina economicamente l'intero lavoro. Una soluzione che spesso nei nostri progetti abbiamo adottato è quella di realizzare un pavimento flottante sotto cui porre tutta la parte impiantistica. È un lavoro a basso impatto, veloce, reversibile (può essere smantellato e ricollocato e può adattarsi a evoluzioni/ampliamenti del negozio) che però va adeguatamente progettato e seguito in fase di costruzione. La scelta dei materiali inoltre è determinante per il buon successo dell'intervento (sia i materiali di superficie sia le strutture inferiori).


Che tipo di materiali consigli di usare per i pavimenti?Per la scelta dei materiali di rivestimento consigliamo gres porcellanato spesso 20 mm. Sono materiali costruiti per la posa in esterno particolarmente adatti (in termini di resistenza al carico, all'aggressione di agenti chimici e antisdrucciolo) per i pavimenti flottanti. Oramai la quasi totalità dei grandi produttori ha a catalogo questo tipo di materiale in finiture molteplici.

Nell’ottica di ristrutturazione sostenibile, come trattare le pareti (vernici, finiture, …)?
Anche qui le scelte possono essere molteplici, in genere smalti o resine (e in questo ambito si apre un mondo di finiture superifciali, texture e colori) ma anche carte da parati (ve ne sono adatte in terrmini di incollaggio e finiture anche per gli ambienti umidi o per esterno) o addirittura pareti in micro doghe in rovere prefinite spesse 5 mm.

Quali interventi si possono attuare a livello di impiantistica (elettrico, di riscaldamento, idrico)?
Se ne accennava prima: l'intervento deve essere ben progettato e condotto con soluzioni che pongono la parte impiantistica come primo requisito da risolvere. Solo così riscaldamenti, utenze elettriche e idriche potranno essere funzionali, razionali ed eleganti.

Quali sono i materiali che si prestano di più a un riuso/riciclo? quali invece producono meno scarto?
L'uso dei pavimenti flottanti è l'unica possibilità che in fase di posa ed eventuale successivo smantellamento non produrrà macerie e scarti. Per le pareti, la necessità di incolaggi rende irreversibile l'intervento.

Quali sono i costi di una ristrutturazione sostenibile? sono previste agevolazioni?
Le agevolazioni sono possibili qualora intervenga una riqualificazione energetica delle strutture (sostituzione infissi, cappotto isolante, sostituzione caldaia, ecc.), mentre per i costi la forbice di intervento è talmente larga che non ci è possibile dare indicazioni attendibili. La qualità dell'intervento, i materiali usati, le finiture possono modificare il costo del lavoro.

Quali sono le professionalità cui rivolgersi per attuare una ristrutturazione sostenibile?
In generale studi di progettazione che abbiano esperienze nella gestione di apparati complessi come sono i saloni dal punto di vista tecnico/impiantistico, ma anche illuminotecnico e architettonico.

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